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La Storia

Aeroclub di Verona Ettore Arduino: una realtà fondata più di 100 anni fa

Fondato nel 1920, sotto la diversa denominazione di “Società aeroporto scaligero”, venne successivamente intitolato a “Ettore Arduino” il maresciallo motorista del dirigibile “Italia”, disperso il 25 maggio 1928 durante una spedizione artica.
Il primo presidente fu il pioniere del volo Nico Piccoli che restò in carica fino al 1931; negli anni successivi si avvicendarono otto presidenti fino al 2016, anno in cui viene eletto alla presidenza del sodalizio Francesco Righetti, tuttora in carica.

Lo sviluppo del programma associativo portò a dotare nel 1943 l’Aeroclub di ben 19 aerei che, purtroppo, andarono completamente distrutti assieme agli impianti aeroportuali durante il secondo conflitto mondiale.

Nel primo dopoguerra gli aviatori più decisi a far rivivere un’attività aerea a Boscomantico lavorarono di buona lena per riempire le buche provocate dalle bombe e livellare il terreno. Negli anni sessanta venne, poi asfaltata la pista erbosa per portarla alle misure attuali che corrispondono a 1.014 metri di lunghezza per 22 di larghezza.

L’Aeroclub di Verona dispone oggi di 8 velivoli che ne fanno, grazie anche all’ottima posizione geografica, uno dei club più frequentati d’Italia.

L’acquisto di aeromobili performanti ha permesso, infatti, l’incremento dei voli verso mete turistiche raggiungibili in poche ore quali la Costa Azzurra, la Corsica, la Sardegna, la Sicilia, la Croazia e la Slovenia.
La Scuola di Volo (IT.ATO.050) è stata tra le prime in Italia ad essere certificata per svolgere corsi conformi alla normativa Europea ed è una delle realtà più proficue dell’aviazione generale del nostro paese, con oltre 1.500 ore di volo didattico all’anno.